Chi è Federico Bernardeschi?

Bernardeschi è un nuovo giocatore della Juventus. Si parla di 40 milioni di euro e il 10% alla Fiorentina in caso di futura rivendita, mentre il giocatore firmerà un quinquennale che si aggira sui 4 milioni l’anno.

Federico Bernardeschi nasce a Carrara (città natale di uno dei suoi modelli calcistici e futuro compagno di squadra Gianluigi Buffon) il 16 febbraio 1994. Il suo percorso calcistico comincia all’ Atletico Carrara e dopo un anno si trasferisce al Ponzano, scuola calcio dell’Empoli.  Nel 2004 approda alla Fiorentina, nella quale compie tutta la trafila delle giovanili viola. Il 2 settembre 2013 viene ceduto in prestito al Crotone, dove segna 12 reti e fornisce 7 assist, contribuendo al raggiungimento dei play-off di Serie B. Il 20 giugno 2014, viene ufficializzato il suo ritorno alla Fiorentina. Dopo un inizio di stagione promettente, nel mese di Novembre riporta  la frattura del malleolo che lo terrà lontano dai campi per sei mesi, recuperando soltanto per l’ultima partita della stagione. Nella stagione 2015/16 cambia numero, ottenendo la maglia numero 10, indossata in precedenza da grandissimi  giocatori come Baggio e Antognoni. La stagione della consacrazione arriva però nel 2016/17, periodo in cui mette a segno 14 gol e 5 assist in tutte le competizioni, sotto la guida del tecnico portoghese Paulo Sousa.

Bernardeschi è un giocatore dal fisico longilineo e trova nella velocità, la coordinazione e l’agilità i suoi pregi. E’ un mancino naturale dotato di un’ottima tecnica individuale e di notevoli qualità balistiche. Possiede un mancino molto sensibile e preciso unito ad un gran calcio che lo rende molto pericoloso con tiri dalla distanza e su calcio piazzato. Inoltre, grazie a movimenti dinoccolati, riesce a nascondere la traiettoria dei tiri mettendo in difficoltà il portiere avversario.

Un Bernardeschi dinoccolato

Molto abile nella ricerca degli spazi riesce spesso a posizionarsi nelle zone ideali del campo per andare nell’1v1. Contrariamente ad un esterno classico, che salta l’uomo e cerca la profondità, Bernardeschi  effettua  principalmente dribbling verso l’interno che portano alla conclusioni o al passaggio filtrante. Dotato di una eccellente progressione palla al piede, attrae i marcatori a se stesso creando superiorità numerica sul lato debole.  L’anno scorso ha tentato 4.2 dribbling per 90 minuti con una percentuale di successo del 60% (60 dribbling riusciti su 108).

Dalla mappa dei dribbling di Bernardeschi si può notare come effettui la maggior parte dei dribbling nell’half space di destra.

Dotato di un’ottima visione di gioco e qualità associative degne di nota, preferisce accentrarsi verso l’half-space o Zona 14 per effettuare passaggi filtranti (2.2 passaggi chiave per 90 minuti e 57 passaggi chiave in totale) e dialogare con i centrocampisti.

La mappa della zona di partenza dei passaggi chiave di Bernardeschi. Dal lato sinistro del campo cerca la profondità crossando dal fondo mentre dal lato destro tende ad effettuare passaggi per il lato opposto del campo o passaggi filtranti per le sovrapposizioni dei compagni.

 Negli ultimi due anni, Bernardeschi ha subito numerosi cambiamenti di posizione che hanno impedito al giocatore di trovare la sua posizione ideale. Tatticamente duttile, può ricoprire quasi tutti i ruoli del fronte offensivo in vari schemi: dal trequartista/esterno in un 3-4-2-1 all’ala in un 4-3-3 fino all’esterno di centrocampo in un 3-4-3. Quest’anno ha giocato principalmente da seconda punta o trequartista nel 3-4-2-1, allargandosi sull’esterno o scambiando posizione con il trequartista opposto, in modo da rendere meno prevedibile la manovra . E’ molto abile nella ricerca degli spazi e non concede punti di riferimento ai marcatori, cambiando posizione e facendosi trovare sempre smarcato tra le linee.

Ricezione tra le linee e controllo orientato

In transizione positiva tende a combinare con il doble-pivote formato da Vecino e Badelj oppure formando catene laterali sovrapponendosi al terzino in modo da attrarre i marcatori avversari e cambiare gioco sul lato debole per servire gli inserimenti e la ricerca della profondità dei centrocampisti e di Kalinic. Abile nel gioco veloce e nei passaggi di prima riesce a sviluppare i contropiedi velocemente. In fase di non possesso esegue scivolamenti difensivi formando la linea di centrocampo a 4 del 4-4-1-1. Qui può sfruttare le sue capacità di intercetto (0.8 intercetti per 90 minuti e 21 intercetti in totale) e aiutare il centrocampista e il terzino del lato forte con raddoppi.

La stagione 2016/17 di Bernardeschi

Come si può notare dai giocatori accostati alla Juventus in questa sessione di mercato e dall’acquisto di Douglas Costa, Allegri sembra voler aumentare il gioco tra le linee e incrementare le qualità associative della squadra.  A differenza di Mandzukic e Cuadrado, Bernardeschi offre più imprevedibilità sugli esterni, essendo più pericoloso di Mandzukic nell’1v1 e più veloce nelle ripartenze, oltre al fatto che le sue qualità associative sono superiori a quelle del croato. Invece a differenza di Cuadrado che è un esterno puro e come tale va sempre alla ricerca della profondità, il talento Carrarese può esprimere sia gioco esterno che ricevere tra le linee e dialogare in spazi stretti, offrendo più dimensioni al gioco offensivo della Juventus. Anche Paulo Dybala beneficerebbe da Bernardeschi, che limiterebbe i compiti di raccordo dell’argentino. Ormai il piano tattico di Allegri sembra chiaro e, se dovesse avere successo, la Juve potrebbe finalmente sviluppare il gioco interno tanto voluto dal tecnico livornese. Tutto questo con un reparto offensivo profondo formato da giocatori con caratteristiche diverse, in modo da variare registro tattico quando è necessario.

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