Precedenti: Juventus-Dinamo Kiev 2002

Juventus e Dinamo Kiev atto secondo della stagione. Dopo il match di Kiev dello scorso 20 ottobre, ora tocca a quello di Torino. Dove le 2 rivali si sono affrontate 2 volte in passato, con un bilancio di una vittoria bianconera (2002) e un pareggio (1998). Entrambe nella massima competizione europea.

Partenza in quarta

Dei 2 precedenti, si accosta di più alla sfida di mercoledì sera quello del 2002. Anche allora, la sfida era valevole per il girone eliminatorio della Champions League. È la Juventus del Lippi bis, quella reduce dall’indimenticabile Scudetto del 5 maggio. Ancora più affamata, desiderosa di tornare a fare la voce grossa anche in Europa. Come era successo di fatto sempre, durante tutto il primo mandato del tecnico viareggino dal 1994 al 1999. La squadra 2002/03 parte in quarta. Al primo colpo mette subito una coppa in bacheca: la Supercoppa Italiana. A Tripoli, i bianconeri si prendono la rivincita con il Parma che aveva negato loro anche il trionfo in Coppa Italia. Dalla capitale libica, la Vecchia Signora torna a casa con il trofeo (deciso da una doppietta di Del Piero) e con un Di Vaio in più. L’attaccante romano gioca la sua ultima gara in gialloblu prima di trasferirsi a Torino. Anche in campionato l’avvio è sprint: 2 gare giocate con Atalanta ed Empoli, 2 vittorie, 5 gol fatti di cui 4 dal solito Del Piero e Buffon ancora imbattuto.

La Juventus ingrana la quinta

Tutto per il verso giusto in patria. Eppure in Europa è già tempo del primo crocevia. Il 24 settembre 2002 è attesa la visita della Dinamo Kiev e c’è l’input di non poter sbagliare. Gli ucraini arrivano al Delle Alpi con un +2 in classifica, forti del 2-0 con cui hanno regolato all’esordio il Newcastle. Proprio mentre i Campioni d’Italia tornavano dalla trasferta in casa del Feyenoord con un punto, con il primo gol di Camoranesi (altro acquisto estivo) e con un giallo a Nedved che col tempo si rivelerà nefasto. In più c’è quell’unico precedente casalingo da non trascurare, quello della primavera 1998, quando la Dinamo del colonnello Lobanovskyj impose il pari (1-1) a Torino nell’andata dei quarti di finale. Era la squadra di Shevchenko e di Rebrov, attuale tecnico del Ferencvaros affrontato nella recente doppia sfida europea.

Questa volta invece non c’è storia. Il colonnello non c’è più, scomparso pochi mesi prima. In panchina è andato Mikhailichenko, protagonista in Italia nello Scudetto della Sampdoria del 1991. La Juventus dimostra senza indugi la propria superiorità e seppellisce gli ucraini sotto 5 gol. Marco Di Vaio protagonista con una doppia inzuccata vincente. Del Piero si conferma in stato di grazia e segna la rete che vale il sorpasso a Josè Altafini nella classifica dei marcatori italiani in Coppa Campioni/Champions League. Davids e Nedved regalano spettacolo con 2 prodezze personali. Nella ripresa, Lippi può far entrare anche 2 dei rientranti da infortuni – Trezeguet e Tudor – che saranno fondamentali per il resto della stagione.

Una cinquina che vale il primo successo casalingo europeo. Un passo decisivo per il superamento della prima fase che arriva con un turno di anticipo. A fine match, il viareggino non può che essere soddisfatto. Il suo “penso alla finale ma la strada è ancora lunga” è un proclama che si dimostrerà quanto mai azzeccato. Il resto di del cammino è infatti indimenticabile. Passato attraverso grandi imprese, una delle quali contro il Barcellona, altra squadra inserita nell’attuale girone. E rovinato solo dall’ultimo atto con il Milan.

Giorno da ricordare anche per Pirlo

Già, il Milan. Anche i rossoneri scendono in campo quel martedì 24 settembre e vincono in goleada. Sul campo del Deportivo La Corona, con un netto 4-0 grazie al tripletta del solito Pippo Inzaghi. In campo c’è naturalmente anche Andrea Pirlo, che esce dopo un’ora di gioco. Nervi tesi invece in casa di un’altra delle italiane in Champions. È la Roma di Fabio Capello che non ha avuto un avvio di stagione da incorniciare. Prima della partenza per la Grecia, dove affronteranno l’Aek Atene, i giallorossi sono chiamati a un confronto con parte del tifo. Non proprio il più tranquillo. E a farne le spese è Jonathan Zebina, colpito da una manganellata, immortalata anche dai fotografi e finita in prima pagina su La Stampa.

Prima neve su un’Italia alle prese con la Finanziaria

Il match con la Dinamo si è giocato in una serata dal classico clima di inizio autunno. Eppure, in quel 24 settembre, l’Italia è alla prese col maltempo. Soprattutto al sud, dove è la pioggia a farla da padrone. Ma anche in ampie zone del nord-est, come a Cortina d’Ampezzo dove cade la prima neve nell’anno. Sono giorni di fuoco invece per il Governo Berlusconi. Fine settembre è tempo di Finanziaria e quell’autunno 2002 non è dei più sereni, con una crisi economica che inizia a farsi più concreta. Anche sui mercati, che pagano dazio dopo momenti di euforia a cavallo tra i 2 millenni. Crisi aggravata anche dai venti di tensioni che spirano da oltre un anno. Si è da poco celebrato il primo anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001 e il mondo vive col fiato sospeso con il timore di un nuovo conflitto. Per questo gli occhi sono puntati tutti sul Medio Oriente, tra Afganistan e Iraq dove si cercano ancora i responsabili di quanto accaduto a New York. E non sarà una ricerca semplice e senza quelle conseguenze di cui portiamo i segni ancora oggi. A 18 anni di distanza.

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