Status: pausa

Vi dovevo una spiegazione sulla sospensione del progetto AterAlbus.

Premessa: i dati del sito ci dicono che sta crescendo in maniera esponenziale (+125% anno) nonostante la produzione di articoli sia diminuita (causa impegni lavorativi) e l’obiettivo che ci siamo più volte dati in redazione è quello di superare i 2 milioni di pagine lette, che per un sito di nicchia, volutamente di nicchia, senza compromessi e con una produzione quantitativa così limitata, sarebbe un numero che – unito al milione di ascolti superati con i podcast – ci farebbe davvero piacere raggiungere (ricordate che non c’è un singolo banner, mai chiesto soldi per accedere a nostri progetti e siamo totalmente autofinanziati e gratuiti: lo si fa per raggiungere questi traguardi e per passione).

Anche i podcast stanno tornando ai livelli di 3-4 anni fa dopo una pausa di un paio di anni in cui li abbiamo trascurati. La community su Telegram è sempre stata costantemente coinvolta, addirittura aumentando i partecipanti dopo le limitazioni introdotte per renderla più leggibile (ci rendiamo conto di quanto a volte siano frustranti, ma ne va della leggibilità di tutti). Il progetto AterAlbus, insomma, è non solo in piena salute, ma in forte crescita.

Eppure, proprio perché è un divertimento, e proprio perché abbiamo la libertà (economica) di poterci anche fermare, ritengo sia giusto farlo quando quel divertimento rischia di venire meno o rischia di trasformarsi in qualcosa di negativo.

Non mi interessa cercare all’esterno le cause di un clima nel tifo Juve che è diventato – lo avrete notato – più tossico che mai. Sarebbe facile ignorare alcuni feedback e alcuni attacchi (per la legge dei grandi numeri: sì, lo sappiamo che la stragrande maggioranza è silenziosa e ci aprezza, o avremmo chiuso già da anni), pensare solo ai numeri in crescita e fregarsene di tutto al grido di “Haters gonna hate”, facendo magari le vittime o le drama queen. Sarebbe ancora più facile cavalcare le divisioni scendendo in campo attivamente, sfruttando i follower a disposizione e mettendoli contro altri.

Ritengo invece sia il momento perfetto per fermarsi un attimo, sottrarsi a guerre di religione che ormai polarizzano le discussioni sui social e riflettere su quello che NOI come progetto abbiamo sbagliato o possiamo migliorare.

Di errori ne abbiamo fatti. Per quanto sito e podcast ritengo siano sempre stati di buona qualità, non sempre noi come staff di AterAlbus siamo stati all’altezza dei “prodotti” di AterAlbus. Qualcuno spesso si è lasciato trasportare facendosi coinvolgere sui social (o più raramente in chat) in queste battaglie divisive, a volte alcuni post da account personali erano provocazioni evitabili, a volte non erano sufficientemente approfonditi e quindi giustamente male interpretabili, altre volte abbiamo palesato pregiudizi che, seppure non hanno secondo me mai influito sulle produzioni targate AterAlbus (lì a prescindere si cerca di essere obiettivi e distaccati: poi, ovviamente, la valutazione del quanto si riesca a farlo o meno è vostra), hanno irritato o maldisposto lettori o potenziali lettori/ascoltatori.

Le critiche più feroci, a dire il vero, non ci sono quasi mai giunte da chi regolarmente ci legge, partecipa alle chat o ci ascolta (e quindi sa come la pensiamo), ma al contrario da chi non lo fa mai, o magari non lo fa da anni. Questo non può non far riflettere sulle nostre responsabilità individuali non tanto nei confronti della “produzione” di AterAlbus (si può sempre migliorare, ma ne vado fiero), ma di come ci siamo “venduti” individualmente agli occhi di qualcuno dei potenziali lettori (quelli che odiano a prescindere non li prendo in considerazione, sono inevitabili e addirittura funzionali a qualsiasi progetto “”famoso””).

Una pausa non può perciò che aiutare a togliere sovraesposizione in un momento di divisioni, e a riflettere meglio per cercare di migliorare nelle cose che si possono (e quindi si devono!) migliorare.

Non so, francamente, cosa succederà da qui a qualche giorno, o mese. Lo vedremo, ci penserò e ci penseremo con calma. Probabilmente, la produzione del sito comunque continuerà, così come ad esempio è già continuata quella legata a Women e U23 con una bellissima voice chat registrata da Roberta e Michele. Ci penseremo.

Nel frattempo, vi dovevo una spiegazione sulla sospensione e credo questa sia la più onesta possibile, senza prendersi troppo sul serio ma anche con un pizzico di responsabilità che non guasta.

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