Che farne di Emre Can?


Emre Can visto dalla redazione: come e dove utilizzarlo nella nuova Juve


di Davide Terruzzi

[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]D[/mks_dropcap]i certo è uno degli acquisti più attesi nella storia recente della Juventus: Emre Can è finalmente un giocatore bianconero e ormai la maggior parte dei tifosi può dire tranquillamente di conoscerlo tramite schede di presentazione e video con tutte le skills. Come lo potrà utilizzare Allegri? La versatilità e la duttilità del giocatore tedesco potranno tornare utili, ma il gemello diverso di Sami Khedira non potrà essere un organizzatore di gioco, piuttosto un equilibratore: Emre Can porta forza fisica, presenza difensiva, strappi palla al piede. Le sua caratteristiche non consentono attualmente di considerarlo una fonte di gioco: sia nel centrocampo a 2 che in quello a 3 sarà fondamentale la presenza di un compagno con maggiore inventiva e capacità nella distribuzione del pallone (corto-lungo, profondità-ampiezza); l’ex Liverpool potrà appunto coprire le avanzate degli altri giocatori, donando equilibrio e capacità nell’assorbimento delle transizioni, rompendo il pressing avversario con la sua potenza palla al piede. Nel 4-2-3-1 sarebbe il partner ideale di Pjanić, consentendo al bosniaco di spingersi maggiormente in avanti ed essere più incisivo nella trequarti, mentre è tendenzialmente da escludersi la sua presenza con Matuidi e da ritenersi complicata la presenza con Khedira; nel 4-3-3 è possibile che Allegri lo veda in un futuro prossimo come schermo centrale, ma attualmente è da considerarsi più una mezzala. Molto, se non tutto, dipende dagli incastri che si formeranno con le caratteristiche degli altri giocatori: il triangolo esterno basso-interno di centrocampo-esterno alto non può essere calato dall’alto e imposto, senza considerare le peculiarità dei giocatori. Una catena di destra formata da Cancelo-Emre Can-Dybala in un 4-3-3 sembra essere disegnata perfettamente con l’ex Inter in grado di offrire ampiezza, l’argentino presenza tra le linee, il tedesco copertura. Molto poi dipenderà dall’evoluzione che subirà il neo-juventino in questa avventura a Torino: Emre Can dovrà migliorare in diversi aspetti, leggi anche capacità e tempo degli inserimenti, per diventare un giocatore davvero totale.


di Andrea Lapegna

[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]N[/mks_dropcap]ella Juve che vorrei, Can avrà un ruolo molto importante: sarà il giocatore che libererà le doti creative di Pjanić. Il disegno di ristrutturazione della corsia destra passa inevitabilmente per altri tasselli: il 4-3-3 che si potrebbe delineare non può prescindere da un restyling profondo. Dato per assodato un terzino di tecnica e di spinta (Cancelo? Cuadrado?), Dybala potrà finalmente fare quell’esterno atipico cui Allegri sta lavorando da oltre un anno. In questo contesto, la mezzala dovrà necessariamente essere in grado di coprire grandi porzioni di terreno, ma anche e soprattutto di associarsi con gli altri vertici del triangolo, affinando così l’intesa sul lato forte. Chi meglio del bosniaco potrebbe interpretare quel ruolo? In questo contesto tecnico, Can sarà l’equilibratore perfetto della squadra. Un giocatore resistente, un ottimo filtro e un giocatore utile per le uscite palle al piede.  Saprà compensare sia i movimenti di Pjanić, più avanzato, e della mezzala offensiva ma tecnica dall’altra parte (Golovin? Pellegrini?); in più, aiuterà la prima costruzione con un’ottima distribuzione corta quando lo sbocco naturale a destra sarà intasato, facendo da cinghia di trasmissione tra i due lati del campo e imponendosi come ingranaggio centrale di un meccanismo ben oliato. Magari ci sarà bisogno di una corposa infarinatura tattica, soprattutto per quel che riguarda i tempi di uscita dalla linea e la gestione dello spazio ai suoi lati, ma siamo certi che con Allegri questo lavoro potrà dare i suoi frutti.

Mr Allegri make it happen

 


di Luca Rossi

[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]I[/mks_dropcap]l primo aspetto da sottolineare sul suo possibile utilizzo in bianconero è che si tratta di un giocatore che per caratteristiche fisiche e di interpretazione del ruolo mancava a questa squadra. Al momento, e quindi allo stato attuale del centrocampo bianconero, l’impiego migliore, e personalmente più interessante, è nel doble pivote insieme a Pjanić poiché grazie alle sue doti garantirebbe quella copertura fisica e tattica che permetterebbe di dare equilibrio, di fornire una soluzione a molti problemi evidenziati a inizio stagione in transizione negativa e anche di liberare il compagno che ha grandi qualità in rifinitura sulla trequarti. Un ipotetico centrocampo a tre invece insieme al bosniaco e a uno tra Khedira e Matudi lo ritengo male assortito poiché privo di quella tecnica necessaria per competere in Europa, di fantasia e anche di rapidità in spazi stretti. In soldoni non lo riterrei un grosso upgrade rispetto a questa stagione Nel caso invece in cui arrivasse una mezz’ala sinistra di grande tecnica e con capacità offensive sia nel creare occasioni sia nel finalizzare con inserimenti (il sogno, lo sappiamo tutti, è Milinković-Savić; più realisticamente Golovin) allora Can sarebbe un profilo ottimale soprattutto con la catena di destra che la Juventus sta assortendo (Cancelo, Can, Dybala). Senza però questo tipo di acquisto sul lato sinistro vedo più funzionale l’impiego di Can nel centrocampo a due con Pjanić (ovviamente si porrebbe il problema di Khedira in panchina, un’evenienza molto complicata da gestire nell’arco di una stagione intera). Sarebbe anche molto interessante l’opzione Emre Can davanti alla difesa come equilibratore puro ma la sensazione è che Allegri preferisca il numero 5 bianconero come regista più che come mezz’ala di possesso.

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