Il momento brutto è alle spalle?

Nella trasferta di Verona la Juve ha toccato il punto più basso in questo 2020, ma il match di Ferrara contro la Spal ha lasciato segnali incoraggianti che andranno confermati nelle prossime partite.


Va bene è la Spal, ultima in classifica e bisogna fare la dovuta tara, ma la Juve vista a Ferrara è apparsa in miglioramento rispetto alle ultime uscite. Dopo la sconfitta a Verona, dove i grossi problemi si erano avuti soprattutto in fase di uscita a causa del notevole pressing esercitato dagli scaligeri, c’è stato un progressivo miglioramento iniziato a Milano in Coppa Italia, in cui l’uscita pressing ha funzionato con buona continuità, e proseguito in casa contro il Brescia, dove pressing e contro pressing sono tornati ad essere di buon livello.

Questione di forma fisica e applicazione

Contro la Spal la Juve è apparsa in netto miglioramento dal punto di vista fisico, con accelerazioni che hanno messo in crisi la difesa dei padroni di casa. Lo stesso Sarri sia prima della gara che nelle interviste post gara ha tenuto a precisare che il momento brutto sembra essere alle spalle. È stata una Juve attenta e applicata che è riuscita a tenere le distanze corte, offrendo sempre soluzioni di passaggio adeguate allo sviluppo della manovra. Un punto molto importante quello dell’applicazione che nella trasferta di Verona era completamente mancato e che fa tutta la differenza del mondo. A Ferrara la Juve è riuscita a svincolarsi dalla pressione dei padroni di casa con estrema facilità (fatta eccezione per i primi 5′), ma già a Milano dopo appena cinque giorni di distanza dall’infelice sconfitta contro i gialloblu, soprattutto nella costruzione dal basso, si era vista una Juve più applicata. Oltre che lavorare sulla condizione fisica, sembra che la Juve abbia lavorato molto sulla testa, perché cambi cosi repentini, nell’atteggiamento in campo, non vengono di certo dal lavoro tecnico-tattico, troppo poco il tempo a disposizione.

La Juve gioca un 6 vs 4 in zona palla favorendo l’uscita agevole dal pressing. L’applicazione nel tenere le distanze corte, fornire gli appoggi e produrre gli smarcamenti neutralizza l’aggressività della Spal.

Ma se l’applicazione manca?

Nel momento in cui la concentrazione cala e l’applicazione viene meno, vengono fuori i problemi. È emblematica la situazione di gioco che porta al rigore per la Spal. La pressione portata da Ramsey rompe la cerniera di centrocampo, la linea non è aggressiva e Fares riceve indisturbato nello spazio libero.

Fares da il via all’azione che porterà al rigore per la Spal. Lo scompenso venutosi a creare lascerà alla Spal lo spazio per attaccare sulla destra.

Il futuro prossimo

Il momento brutto sembra essere alle spalle è questa potrebbe essere una buona notizia visto che la fase calda della stagione è alle porte, prima il Lione e poi l’Inter testeranno il momento di forma dei bianconeri, nelle due sfide ravvicinate sarà soprattutto la testa a fare la differenza, la Juve è chiamata a fornire prestazioni all’altezza per non ritrovarsi nuovamente nel baratro delle incertezze, l’applicazione e la disponibilità in campo saranno fondamentali.

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