La scheda tecnica di Kaio Jorge

Sconosciuto ai piu, il giovane brasiliano sembra esser stato bloccato dalla Juventus. Abbiamo visto qualche sua partita per provare ad inquadrarlo.


Kaio Jorge Pinto Ramos nasce il 24 gennaio 2002 ad Olinda, una cittadina vicino Recife e situata sulla punta nordorientale del Brasile. Talento precoce, il ragazzo è stato indirizzato al calcio dal padre, ex calciatore, che gli fa anche da sponsor per cercare di farlo entrare nei vivai più promettenti del paese. Così, grazie al padre, ad appena 9 anni entra nelle giovanili del Santos, ed esordisce con i Peixes il 30 settembre 2018 a 16 anni. Da lì in poi il ragazzo si guadagna una presenza sempre più costante sia nel Santos che, in maniera significativa, anche nelle nazionali minori dei verdeoro. 

Vanta infatti 10 presenze con la nazionale Under 17, impreziosite da 6 gol – 5 dei quali segnati nella fase finale del Campionato del mondo Under 17 del 2019, vinto proprio dal Brasile anche grazie alle sue prestazioni e alle sue reti. Nel dicembre 2020 esordisce nell’Under 20. 

Caratteristiche fisiche

Descrivere Kaio Jorge semplicemente con i 72 chilogrammi distribuiti su 182 centimetri di altezza non renderebbe giustizia alle eccellenti doti organiche del calciatore. Possiede in effetti una discreta esplosività sul breve, ma anche un buon cambio di passo in allungo. Riesce a raggiungere una buona velocità di punta su distanze medio-lunghe, una caratteristica che gli conferisce grande temibilità in campo aperto. 

L’altezza e il peso sono nella media, ma nonostante il ruolo e la posizione occupata in campo, Kaio Jorge non è un punto di riferimento in situazioni di palla alta, sulle quali dimostra qualche difficoltà di lettura e di qualità dello stacco. È invece a suo agio nei duelli fisici, grazie a grande forza e caparbietà, ed è in grado di difendere palla spalle alla porta con successo – una caratteristica determinante nel descrivere la sua interpretazione del ruolo.

Capacità coordinative e condizionali

L’aspetto che più risalta nel suo gioco è la capacità trasformativa: la facilità con cui traduce la forza esplosiva in velocità lo rende un giocatore difficile da tenere in ripartenza, e gli conferisce una buona base per le conclusioni. Si tratta di un atleta con un buon fisico, ma che sembra avere un corpo più pronto a sfruttare le qualità fisiche che non la base aerobica; una caratteristica, questa, forse non gli consente di mantenere lucidità e freschezza nell’arco dei 90 minuti. 

È dotato di una buona tecnica di corsa con appoggi leggeri ed eleganti, ampie falcate che gli facilitano sprint e allunghi, e un buon passo; da giocatore potente qual è, la progressione palla al piede è uno dei contesti tecnici e tattici in cui si trova più a suo agio. Le conduzioni verticali di Kaio Jorge, seppur facilitate dal contesto tattico brasiliano che predilige squadre lunghe e duelli individuali, sono un toccasana per tutte quelle situazioni in cui bisogna ‘strappare’. 

Inoltre, quella che sembra essere un’ottima elasticità muscolare gli consente anche cambi di direzione repentini ed efficaci, con e senza palla. Le sue capacità condizionali si ritrovano dunque in campo con un gioco elettrico, diretto e veloce: insomma, un giocatore dai canoni innegabilmente moderni. 

Tutto questo lo rende un calciatore molto dinamico, sia sulle brevi distanze che soprattutto su porzioni del terreno di gioco più aperte: si tratta sì di un attaccante centrale, ma anche di un calciatore che ama calcare tutte le zone del fronte d’attacco. In questo senso, non deve sorprendere vederlo prendere palla a destra, a sinistra, o staccandosi dalla linea per venire incontro al portatore. 

Qualità tecniche

Destro naturale, è dotato di un discreto primo controllo, e possiede un ottimo calcio: il tiro – da fermo o in corsa – è una delle caratteristiche tecniche che più risaltano nel suo gioco, data l’eccellente preparazione e l’ottima capacità di colpire la palla con rapidità, potenza e precisione. Il piede debole rimane, purtroppo per lui, debole: la fiducia nel sinistro è poca ed ha molta più confidenza col destro, il piede che cerca sempre per le conclusioni, ma anche quello preferito per portare la palla.

La gamba d’appoggio rimane piantata in terra e quella calciante le gira attorno come un compasso.

La conduzione palla è discreta, anche se molto ostentata e spesso abusata. È un giocatore a cui, sul breve, piace giocare “sopra palla”, per minacciare la giocata esplosiva; sul lungo, invece, forse qualche tocco di palla in più lo aiuterebbe ad averla sempre in disponibilità per giocate più rapide. La fiducia nei propri mezzi spesso gli fa tenere il pallone tra i piedi, anche quando una trasmissione più rapida potrebbe beneficiare la squadra.

Possiede buon dribbling. Tuttavia, rapportato alla tradizione brasiliana, sarebbe fuori luogo etichettarlo come attaccante dribblomane (nel Brasileirão 2021 ne porta a termine 0.7 p90’); più che nei duelli individuali da fermo, si trova a suo agio nel dribbling in campo aperto, dove grazie all’ampia falcata può permettersi di portare la palla al di là dell’avversario e superarlo in velocità. 

Siamo poco abituati a celebrare, negli attaccanti, la capacità di coprire il pallone in fase di possesso. Eppure, per uno che fa delle progressioni fronte porta la propria specialità, avere la forza e le qualità per spiccare anche nella protezione del pallone diventa un talento molto interessante: è grazie al fisico e alla forza che Kaio Jorge riesce a proteggere bene la palla, specialmente spalle alla porta, per poi scaricare e far ripartire l’azione. Sarà particolarmente interessante tastare questa capacità contro difese europee, più ruvide e smaliziate nel corpo a corpo, negli anticipi e nelle marcature preventive.

Azione tipica: si stacca, protegge palla, smista, e va a concludere.

Qualità tattiche

Kaio Jorge offre all’osservatore esterno un’interpretazione molto dinamica del ruolo di attaccante centrale. Nel Santos la sua posizione è quella di terminale offensivo in un 4-2-3-1, mentre nel Brasile Under 17 giocava da punta centrale in un 4-3-3. Tuttavia, in entrambe le squadre aveva dietro e accanto a sé giocatori capaci di occuparne la posizione quando usciva sulle fasce o quando veniva incontro per creare spazio e linee di passaggio dietro i difensori. Non si tratta dunque di un giocatore che, per utilizzare un’espressione un po’ desueta, “fa reparto da solo” – o quantomeno non nell’accezione convenzionale. 

La sua heatmap stagionale col Santos è testimone delle ampie porzioni di campo che ama coprire

Kaio Jorge non eccelle per produzione offensiva. In 4 stagioni con il Santos, ha messo a referto 16 goal in 62 presenze, 0.28 goal p90’ in media.

Col passare delle stagioni ha coltivato le proprie doti associative, aumentando l’output di passaggi e di interazioni con i compagni nel corso del tempo. Sebbene prediliga un attacco disteso in cui far valere la propria visione periferica e il tempismo nel mettere i compagni davanti la porta, sarebbe a mio giudizio interessante vederlo in squadre più corte per tastarne le doti associative nel gioco stretto. 

Un paio d’azioni in cui serve benissimo due compagni, rubando un tempo ai difensori

Non lesina nemmeno i tentativi di pressione, sia individuali sia collettivi – dei quali è spesso, per posizione, iniziatore. Al netto di quelle che sono e saranno le indicazioni degli allenatori, non è infrequente vederlo avanzare fin dentro l’area avversaria per sporcare la costruzione agli avversari: un’ulteriore testimonianza della generosità atletica con cui condisce le sue prestazioni. Nonostante sia un atleta molto generoso dal punto di vista energetico, evita spesso le mischie e soffre molto se lasciato a combattere da solo con i centrali avversari. 

Kaio Jorge è un attaccante moderno, e già a 19 anni e in grado di giocare sia da prima punta che da seconda punta accanto ad un attaccante più statico; ma potrebbe benissimo sfruttare le sue qualità per giocare da falso nueve in una squadra più tecnica. Allo stesso tempo, sarebbe fuorviante per i nostri fini divulgativi confinarlo in un sistema di gioco specifico: la sensazione che trasmette è quella di grande adattabilità. L’unica situazione alla quale è innegabilmente poco propenso, è quella di riempitore d’area di rigore a sgomitare con i difensori e aspettare cross: il gioco aereo non è per lui. 

Qualità mentali

Dal punto di vista mentale deve trovare un po’ di costanza all’interno della partita. Non è raro vederlo uscire dal match, sia quando è poco sollecitato dai compagni, sia sul finire delle partite. Rimane da verificare se questa attitudine sia figlia di una resistenza aerobica ancora da sviluppare, oppure se debba essere ricondotta a qualità psicologiche. 

D’altra parte, è anche vero che è un giocatore che deve toccare molti palloni all’interno del match per sentirsi coinvolto. Dal punto di vista della leadership, invece, chi lo conosce e lo ha osservato riferisce di una personalità strabordante in grado di completare eccellentemente le qualità tecniche ed atletiche. La grande abnegazione, d’altronde, è una caratteristica che risalta anche osservando le partite.

Alla Juventus

La Juventus lo segue in ragione delle grandi qualità tecniche, che ne fanno un profilo a dir poco interessante per qualsiasi club. Ingolosita dalla probabile scadenza del contratto, la Juve sembra aver raggiunto un accordo di massima con il suo entourage per averlo subito. L’accordo con la società sembra latitare, tanto più che le zone d’ombra sulla reale scadenza del contratto sono sempre più ampie.

A prescindere da questo, Kaio Jorge rappresenta senza dubbio un investimento per il futuro. E lo è sia in ragione della giovane età, sia perché il ragazzo sembra avere ancora qualcosa da limare prima di poter giocare stabilmente in un top team. Nella Juventus, potrebbe fare da riserva indifferentemente a Dybala, Ronaldo o Morata, rilevandone i compiti; da lì, provare a rosicchiare sempre più minuti per poi diventare una risorsa importante l’anno prossimo: ha tutte le qualità per farlo. 

In campo potrebbe presentarsi da prima punta, specialmente in ragione degli esterni di gamba che ha in rosa mister Allegri (in particolare Chiesa e Kulusevski). Se dovesse invece scendere in campo all’interno di uno schieramento a due punte, l’interazione migliore sarebbe forse proprio con Ronaldo, col giovane brasiliano a fare l’elastico facendo uscire i centrali e servendo poi le corse profonde del campione portoghese. A questo punto del suo sviluppo, una specializzazione e un ruolo da trovare con costanza in un nuovo campionato sarebbero comunque benefici.

Il mio augurio personale è che, se venisse acquistato, rimanga a Torino in prima squadra Kaio Jorge è un nome relativamente nuovo per il grande pubblico, ma non lo è per gli addetti ai lavori: spero dunque che il suo acquisto segnali una forte convinzione sulle qualità del calciatore e che quindi la società voglia puntarci senza esitazione per completare il reparto d’attacco sin da quest’anno. 

Share