Perché de Ligt non sta più giocando?

L’acquisto più costoso della scorsa estate ha assistito dalla panchina alle ultime partite della Juventus, ma Sarri non ha dubbi sul futuro del difensore olandese destinato a diventare uno dei migliori al mondo. Intanto Demiral sta dimostrando le sue qualità…


Dobbiamo credere alle parole di Sarri in conferenza stampa? Per chi se lo fosse perso, ecco l’intervento dell’allenatore bianconero parlando della nuova esclusione di De Ligt:


La situazione è facile. In futuro diventerà il più forte difensore del mondo, io sono il più convinto di tutti su questo. Bisogna mettersi nei panni di un ragazzo di 19 anni che nel giro di pochi mesi deve giocare 23 partite, imparare una nuova lingua, un nuovo modo di allenarsi, di giocare e di vivere e quindi mi immagino il dispendio di energie fische e mentali che ha avuto questo ragazzo negli ultimi mesi. Ha fatto una buona crescita poi si è un po’ appannato anche per colpa di qualche acciacco avuto negli ultimi tempi. Mi pare una situazione di grande naturalezza. In questo momento abbiamo la fortuna di avere Demiral che sprizza energia ed è in grande condizione fisica e mentale. Mi sembra normale che un allenatore nel corso delle rotazioni annuali cerchi di sfruttare i momenti migliori dei giocatori e di salvaguardarli nei momenti negativi. Ma questo non va assolutamente a scalfire la forza di De Ligt… Se vuoi una dichiarazione firmata te la firmo ora: diventerà uno dei più forti difensori del mondo.”

Rispondendo alla domanda iniziale la mia risposta non può che essere questa: certo, dobbiamo e vogliamo credere all’allenatore, quella persona che vede ogni giorno i giocatori e conosce alla perfezione la condizione fisica e mentale. Al netto delle indiscrezioni che vogliono De Ligt alle prese con un fastidio persistente alla spalla, la realtà è l’impiego costante di Demiral e possiamo ragionare su quanto finora il giocatore ex Sassuolo ha dimostrato sul campo. Merih lascia l’impressione di incastrarsi ottimamente col nuovo modo di giocare della Juventus, una squadra che ora vuole attaccare in spazi stretti e difendere in campo aperto, e che pertanto necessita di difensori aggressivi nella marcatura sull’uomo, reattivi e veloci nel breve e sulle medie distanze. Demiral in questo si trova a proprio agio, modulando l’iniziale irruenza, che resta una sua peculiarità e non deve pertanto essere castrata, dimostrandosi nettamente superiore a un Rugani finito in fondo nelle gerarchie. A differenza di De Ligt che sposta l’attaccante di turno portandolo lontano fisicamente dalla porta, fa molto più affidamento su velocità e veemenza non risparmiando interventi spettacolari. Anche nell’area piccola, potendo contare sulla sua naturale e istintiva predisposizione nella lettura degli spazi e alla marcatura, Demiral si fa sentire e valere.

In fase di possesso, invece, il suo contributo è di minor rilevanza e qualità, limitandosi spesso a giocate sicure, evitando forzature, avendo piena consapevolezza dei propri limiti, sebbene sia un giocatore che può portare talvolta avanti la palla in maniera rugbistica rilanciando personalmente l’azione dopo aver stoppato quella avversaria. De Ligt, invece, è stato impiegato sul centro-sinistra, nonostante sia un destro puro, a dimostrazione del fatto che Sarri si fida di lui anche col pallone tra i piedi pur essendo consapevole di metterlo maggiormente in difficoltà rispetto a un impiego nella zona di comfort.
La Juventus ha certamente in rosa la coppia del prossimo futuro, in piena sintonia col nuovo modo di giocare della squadra; probabilmente sarebbero già titolari indiscussi, ma l’allenatore bianconero ha la fortuna di poter contare su un sontuoso Bonucci con un Chiellini pronto a lasciare la propria impronta in questa stagione.

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