Women al giro di boa: il bilancio del girone d’andata

Domenica è stata la giornata dei derby d’Italia: a mezzogiorno a Milano le Women hanno regolato con un sonoro 0-3 le nerazzurre, ancora lontanissime dal poter anche solo impensierire la Juventus in uno scontro diretto. Qualche ora più tardi, invece, sarà Antonio Conte a ridimensionare i bianconeri. Tracciamo quindi un primo bilancio di metà stagione delle campionesse d’inverno.


11 partite giocate, 11 vittorie. 32 gol fatti (media di 2,9 a gara, miglior attacco) e 6 subìti (media di 0,5 a gara, seconda miglior difesa dietro al Milan a quota 4). Sono questi i numeri con cui le ragazze di Rita Guarino hanno concluso il girone d’andata e blindato il primo posto in Serie A. Prima di quest’anno, l’impresa di svoltare a metà Campionato a punteggio pieno era riuscita soltanto nella stagione d’esordio, quella del 2017-2018. Ma oltre ai numeri c’è molto altro…

Il Campionato delle bianconere inizia il 22 agosto a Verona, sullo stesso campo in cui si era bruscamente interrotta, causa Covid, la stagione 2019-2020. Le marcatrici della prima vittoria sono due protagoniste assolute dell’attuale annata: Cristiana Girelli e Arianna Caruso. Con 12 reti è proprio Girelli il capocannoniere della Serie A: la bresciana ha letteralmente trascinato la Juventus a suon di gol, record (mai nessuno in Serie A aveva segnato per 6 giornate consecutive) nonché prestigiosi riconoscimenti personali (inserita da Goal tra le migliori 25 giocatrici al mondo).

Di Arianna Caruso abbiamo già parlato, ma è importante sottolineare ancora una volta come la crescita della giovane centrocampista romana sia una delle note più liete di questi primi mesi della stagione. È lei la seconda bianconera più prolifica della rosa con 5 reti.

Il cammino delle ragazze di Rita Guarino prosegue con i successi contro Empoli (senza dubbio la partita più pazza dell’andata) e San Marino e giunge così alla super-sfida contro il Milan di Maurizio Ganz. Lo scenario è di quelli che si sognano da bambine: la gara si gioca infatti, per la prima volta, alla Scala del calcio. Ed è decisa, tanto per cambiare, da Cristiana Girelli che trasforma il rigore procurato da Cernoia. La Juventus gioca un primo tempo di straordinaria intensità e qualità: calerà vistosamente nella ripresa, ma riuscirà comunque a strappare quei 3 punti che, ancora oggi, costituiscono l’unico margine di vantaggio sulle rossonere, seconde, e protagoniste anch’esse di un girone d’andata di altissimo livello.

La settimana seguente va in scena il secondo scontro diretto dell’anno, in casa contro la Fiorentina. Questa volta partita e risultato non saranno mai in discussione: 4-0, Viola che saluta presto il sogno-Scudetto e poco dopo anche il discorso-qualificazione in Champions League. Ad oggi infatti, i punti di ritardo delle ragazze di Cincotta sul secondo posto sono 13: un gap semplicemente impossibile da colmare.

La marcia della Juventus verso il titolo di campione d’inverno prosegue senza passi falsi nelle gare contro Bari, Sassuolo, Florentia e Napoli. Tutte partite che presentavano più di qualche insidia (in particolare la trasferta a San Gimignano), ma che le bianconere hanno affrontato con grande intelligenza e pazienza, aspettando il momento giusto per far male alle avversarie senza cadere nella trappola della frenesia di voler risolvere la pratica troppo presto. È questo, a mio avviso, uno degli aspetti su cui la Juventus ha mostrato di aver fatto un importante salto di qualità rispetto alle stagioni passate: sono infatti evidenti i progressi nel saper gestire meglio i momenti della partita, con maggior consapevolezza nei propri mezzi e quindi con maggiore maturità.

L’ultima partita di Campionato del 2020 è forse quella che meglio fotografa questo ulteriore step di crescita realizzato dalle bianconere: si tratta della gara casalinga contro la Roma, che si inserisce nel mezzo delle due super-sfide di Champions League contro l’Olympique Lione. A questa partita le ragazze arrivano 3 giorni dopo aver giocato il miglior match della loro storia, con un dispendio di energie fisiche e mentali senza precedenti. Guarino cambia 4/11esimi (Lundorf e Salvai per Hyryynen e Gama dietro, Rosucci per Cernoia a centrocampo e Maria Alves per Hurtig davanti) ma la musica rimane la stessa: approccio impeccabile e partita archiviata nel giro del primo tempo con la doppietta della solita Girelli e la firma di Linda Sembrant.

Il 2021 della Juventus inizia con la vittoria della seconda Supercoppa della sua storia: in una formula inedita a 4 squadre (a causa della mancata assegnazione della Coppa Italia della scorsa stagione) la Juve affronta e batte prima la Roma, in una semifinale tutt’altro che in discesa e risolta, tanto per cambiare, dal nostro bomber col 10 sulle spalle quasi allo scadere del secondo tempo supplementare, e poi la Fiorentina in finale con la doppietta di una straordinaria e ritrovata Barbara Bonansea.

Arriviamo, infine, all’ultima vittoria contro l’Inter. Una partita a onor del vero non brillantissima soprattutto nel primo tempo, in cui la Juve è stata più imprecisa del solito negli ultimi 30 metri. Nella ripresa però, complice anche un vistoso calo di prestazione da parte delle nerazzurre, si è vista tutta la differenza di qualità tra le due rose, ed in particolare Galli, Pedersen (entrambe in gol) e Bonansea sono salite in cattedra andando a prendersi 3 punti fondamentali che consentono di mantenere invariato il vantaggio sul Milan secondo.

Si conclude così il girone d’andata delle Women: in due parole, un dominio assoluto. La costante crescita delle giovani, la definitiva consacrazione delle veterane e la sensazione sempre più impellente che questa rosa sia destinata a grandi obiettivi anche fuori dai confini italiani.

Vietato abbassare la guardia però: è fondamentale arrivare a punteggio pieno alla sfida di ritorno contro il Milan, nella quale la Juventus dovrà dare lo strappo decisivo per cucirsi il quarto, straordinario, Scudetto consecutivo sul petto.

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