La scheda tecnica di Manuel Locatelli

Il centrocampista cresciuto nel Milan è un tipo di giocatore unico nel mazzo di carte a disposizione di Max Allegri. Nonostante la lunga militanza in Serie A, è bene ricordare le caratteristiche del giocatore appena acquistato dalla Juventus.

Cenni biografici

Manuel Locatelli nasce a Lecco l’8 gennaio 1998. Inizia a dare i primi calci al pallone nella squadra di Pescate. Le sue qualità non tardano ad emergere in tenera età, tanto da attirare le attenzioni dell’Atalanta, dove rimarrà qualche stagione. A soli 11 anni passa al Milan, dove farà tutta la trafila fino ad arrivare al 21 aprile 2016, giorno del suo esordio in Serie A contro il Carpi. Il 23 dicembre 2016 alza il suo primo trofeo, aggiudicandosi la Supercoppa italiana, giocata da titolare, proprio contro la Juventus di Allegri (ironia della sorte). Il 2 ottobre del 2016 segna il primo gol in Serie A nel 4-3 contro il Sassuolo (ironia della sorte bis); nella stessa stagione fa il suo esordio nelle coppe europee giocando i preliminari di Europa League. Nella stagione 2018, dopo un’annata opaca da parte sua e da parte del Milan, viene ceduto in prestito al Sassuolo, con una formula che prevede l’obbligo di riscatto da parte degli emiliani.

Nel contesto delle Nazionali, prende parte alle giovanili nazionali Under 15, Under 16, Under 17 e Under 19. Esordisce con l’Under 21 il 23 marzo del 2017 nell’amichevole contro la Polonia, diventandone il capitano due anni dopo.

Il 7 settembre 2020, a soli ventidue anni, fa il suo esordio nella Nazionale di Roberto Mancini nella partita vinta per 1-0 contro i Paesi Bassi. Il 28 marzo 2021 arriva a segnare il suo primo gol in azzurro contro la Bulgaria. Nel recente campionato europeo mette a segno una doppietta nella gara che l’Italia si aggiudica per 3 a 0 contro la Svizzera, contribuendo poi significativamente alla conquista del titolo.

Caratteristiche in fase di possesso

Manuel Locatelli è il prototipo di calciatore moderno, capace di abbinare caratteristiche tecniche e fisiche, adattabili e ben visibili in ogni fase del gioco. La sua spiccata qualità con palla tra i piedi, unita ad una visione di gioco eccellente lo rendono un giocatore utilissimo nella prima costruzione.

A dispetto della sua imponente struttura (1,86 m x 76 kg), è un giocatore molto mobile e in grado di trovare la posizione corretta e più idonea per ricevere palla. Sia nel 4-2-3-1 di De Zerbi che nel 4-3-3 di Mancini ha agito da vertice per le giocate sul terzo uomo, da ‘libero’ tra i 2 difensori centrali o come braccetto per scappare dal traffico in mediana (vedi immagine nel tweet qui sopra). A prescindere dal modulo che vorrà adottare, Max Allegri si ritroverà in rosa un giocatore con caratteristiche cercate – e mai trovate – anche dal suo predecessore, Andrea Pirlo.

Nella fase di sviluppo Locatelli, è un giocatore bravo a condurre palla, ma soprattutto diretto, bravo a trovare superiorità posizionale pescando i giocatori tra le linee di difesa e centrocampo avversarie (Dybala su tutti) o in grado di effettuare ficcanti verticalizzazioni per l’attacco della profondità di giocatori devastanti in questo fondamentale come Chiesa e Ronaldo. Non è un caso che l’alternanza con Verratti in nazionale nel corso del recente campionato europeo abbia fatto oscillare la squadra verso un gioco più diretto (con Locatelli) o uno più palleggiato (con Verratti).

In questi primi anni di carriera Locatelli ha mostrato un buon feeling con il gol (14 in 199 presenze). Considerando però il suo ottimo tiro dalla distanza (con entrambi i piedi) e il tempismo negli inserimenti (la doppietta alla Svizzera nel video può testimoniarlo), la finalizzazione sarà uno di quei tasselli dove dovrà lavorare con più forza e insistenza per raggiungere il definitivo salto di qualità.

Senza palla

Nella fase difensiva, molto probabilmente andrà a posizionarsi in un 4-4-2 al fianco di un altro mediano (ruolo che in queste prime amichevoli è stato occupato da Ramsey), aggiungendo centimetri e fisicità. Le caratteristiche assai diverse dagli altri centrocampisti in rosa (Rabiot, Bentancur e McKennie su tutti) molto più dinamici e adatti a coprire anche vaste zone di campo, consegneranno ad Allegri un giocatore con caratteristiche difensive complementari a quelle presenti. La difesa posizionale, molte volte adottata anche in passato, potrebbe aiutare Locatelli a difendere zone di campo più ridotte, la sua struttura potrebbe aiutare la squadra a difendere l’area (soprattutto da palla laterale) quando deciderà di adottare un blocco basso.

Sistemazione in campo

In un 4-3-3 può ricoprire sia le vesti da Play che quelle da mezzala, come nella Nazionale di Mancini.
In un 4-2-3-1 può agire da mediano, come nel Sassuolo di De Zerbi.

In conclusione

Manuel Locatelli ha tutte le carte in regola per diventare un punto cardine della Juventus, sin da subito. Ha mostrato qualità tecniche, fisiche e mentali che fanno ben sperare. Lo abbiamo aspettato e desiderato tanto. Ora è tempo di far parlare il campo.

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