La nuova era di De Ligt

L’acquisto di De Ligt può essere inserito senza troppa titubanza sul podio degli acquisti più importanti di questa sessione di calciomercato per una serie di motivi: valore del giocatore, esborso economico e significato dell’arrivo. Al di là di Cristiano Ronaldo, acquisto che viaggia su parametri irraggiungibili per chiunque altro, l’approdo dell’olandese in maglia bianconera è un grande segno di forza e anche di novità per la Juventus.

Si tratta di un giocatore dal valore talmente alto che per la prima volta verrà sovvertita la struttura cardine che ha contraddistinto la Juventus di questi anni. Fino a questo momento in effetti, mai era stato messo in discussione il tandem Bonucci – Chiellini né con Conte né con Allegri, seppur in forme diverse. Addirittura Bonucci, pur dopo l’annata con molte ombre al Milan, è tornato e si è preso fin da subito il posto da titolare in luogo di Benatia, reduce da un’eccellente stagione accanto a Chiellini ma “costretto” a chiedere la cessione a gennaio. De Ligt però è tutta un’ altra storia, giustamente, ed è opportuno chiedersi come verrà diviso il minutaggio tra i giocatori che compongono il reparto difensivo bianconero

Prima di qualsiasi previsione è necessario però mettere dei paletti a questa disamina. Ecco quindi alcune premesse:

1- per ipotizzare i minutaggi di questa stagione è opportuno ritenere che i titolari della Juventus saranno Bonucci, Chiellini e De Ligt, e quindi è loro che bisognerà tenere in considerazione. Rugani e/o Demiral, nel caso in cui il nazionale turco rimanga in rosa, verosimilmente avranno il ruolo di quarto e quinto difensore che giocheranno partite non di cartello col fine di far riposare i titolari.

2- la difesa a 3 non pare un’ipotesi percorribile per lo storico recente di Sarri e quindi, seppure sia la disposizione che consente di schierare più difensori e eventualmente anche Emre Can, non verrà presa in considerazione. E quindi, come corollario…

3- …Emre Can al momento va considerato come centrocampista, anche se lo abbiamo visto essere in grado di disimpegnarsi come centrale difensivo. Alla luce della linea difensiva rigorosamente a quattro di Sarri, l’ipotesi di vederlo fisso in difesa è da considerarsi un’eccezionalità.

Quindi? Bonucci, Chiellini o De Ligt?

Un fattore che ovviamente inciderà sulla divisione dei minutaggi sono gli infortuni. Bonucci e De Ligt sono due giocatori poco proni ad infortuni: 3550 minuti per il primo; addirittura 4848 per il secondo nella ultima stagione. Non si può dire lo stesso per Chiellini a causa dei problemi notevoli al polpaccio che storicamente lo portano a saltare alcune partite durante l’anno, a volte anche in momenti cruciali. Il capitano bianconero nelle ultime tre stagioni ha superato solo una volta i 3000 minuti stagionali sia per infortuni sia per molte panchine con fine precauzionale e di riposo.

Dal punto di vista tattico, come scritto da Andrea Lapegna, de Ligt grazie alla sua completezza si può integrare perfettamente sia con Chiellini sia con Bonucci, e inoltre pare un profilo che si può inserire egregiamente nel sistema a difesa pura adottato da Sarri. Ecco che quindi se gli infortuni incideranno inevitabilmente sui minutaggi, le esigenze tattiche avranno un rilievo marginale sul lungo periodo e al limite legato alle esigenze della singola partita in base all’avversario.

De Ligt sarà con ogni probabilità il titolare fisso e perno della difesa. Al di là dell’investimento effettuato l’olandese è e sarà centrale nel progetto tecnico bianconero e non si tratta di un giocatore che ha assolutamente bisogno del classico anno di apprendimento. Non sarà de Ligt a doversi alternare, ma saranno con ogni probabilità Bonucci e Chiellini a ruotare nell’occupazione dell’altro slot libero. Il numero 3 bianconero, se in forma, è ancora tra i cinque difensori più forti al mondo e sembra complicato potersi privare delle sue qualità. Probabilmente pertanto le sue apparizioni con l’arrivo di de Ligt potrebbero subire un calo in termini di minutaggio ma saranno destinate ai match importanti della stagione: in Champions League e nei match di cartello in Serie A. Oltre alle qualità tecniche per Chiellini rileva una cospicua componente di leadership che è emersa in particolare nell’ultimo anno e di cui la squadra ha e avrà comunque bisogno. Ecco che probabilmente colui che sarà maggiormente sacrificato dall’arrivo di de Ligt sarà Leonardo Bonucci. Sia in termini di minutaggio (difficilmente con de Ligt titolare potranno replicarsi i 3500 minuti) sia in termini di importanza delle partite. Questa riduzione appare anche sensata sia per il valore assoluto di de Ligt e Chiellini sia per il rendimento di Bonucci che non si è stagliato su livelli stellari nell’ultima stagione. Per questo è lecito aspettarsi l’impiego dell’ex Milan prevalentemente in campionato, competizione in cui avrà un più che discreto minutaggio, e meno in Champions League, salvo infortuni dei colleghi di reparto.

Questa riflessione sui minutaggi, a opinione dello scrivente, denota uno dei tanti aspetti del perché l’acquisto di de Ligt rivesta un significato importante per la Vecchia Signora. In controtendenza con quanto accaduto nel recente passato la Juventus investe tanto e con convinzione su un giocatore giovane (già affermato, non semplicemente promettente) da un campionato molto diverso da quello italiano ed è disposta a far scendere considerevolmente il minutaggio dei suoi senatori per prendere un treno che altrimenti difficilmente sarebbe ripassato. Ah, e salvo cataclismi, difficilmente ce ne pentiremo.

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