Le migliori giocate del 2018 bianconero

Quattro giocate per celebrare quattro momenti-clou dell’anno che si sta chiudendo.

di Michele Tossani

A mio avviso la miglior giocata juventina del 2018 è quella che ha visto protagonista Cancelo nella partita contro l’Inter in questa stagione 2018/19.

In questa giocata è riassunto molto della sapienza tecnica dell’esterno portoghese: finta di corpo, palla spostata con la suola e poi portata in avanti con l’interno del piede destro. Il tutto compiuto in pochi attimi e con una conseguenza che tutti coloro che amano i funambolismi calcistici non possono che apprezzare: l’avversario diretto, in questo caso Asamoah, finisce per terra.

Una finta che mi ricorda le giocate del miglior Zola dei tempi del Parma. Ma una giocata che conferma la bontà di un acquisto passato in sordina di fronte all’arrivo del connazionale più famoso (Ronaldo) e che, invece, si sta rivelando importante per la squadra bianconera.


di Elena Chiara Mitrani

Una delle giocate del 2018 che ricordo più vivamente è la rabona con cui Douglas Costa ha sfiorato il gol durante Juventus-Bologna del 5 maggio 2018, un gesto di una bellezza sublime che ha raccolto gli applausi dello Stadium nonostante in conclusione non sia arrivato il gol. 

Lo scenario: una settimana dopo il rocambolesco 2-3 contro l’Inter e la sconfitta del Napoli a Firenze, la Juventus ha lo scudetto saldamente tra le mani e deve solo conquistare i punti necessari alla certezza matematica. La gara casalinga col Bologna sembra semplice sulla carta ma la Signora si ritrova in svantaggio al termine del primo tempo dopo un gol su rigore di Verdi. Per cambiare la partita, Allegri inserisce Douglas Costa a inizio ripresa e il brasiliano, in stato di grazia, incenerisce gli avversari sul lato sinistro e illumina il gioco offensivo della Juventus, offrendo due assist a Khedira e Dybala, decisivi per passare in vantaggio e chiudere la partita. Non contento, all’88esimo il numero 11 bianconero riceve palla da Dybala all’ingresso dell’area arrivando da sinistra, irride Mbaye con una finta a rientrare e, non volendo tentare il tiro a giro sul secondo palo con il destro, il suo piede debole, calcia con il sinistro con una rabona, disegnando una parabola diretta verso l’angolino basso alla sinistra di Mirante, che purtroppo si spegne qualche centrimetro fuori dallo specchio della porta. Sia per la l’eccezionalità del gesto tecnico sia per il contesto in cui è stata realizzata, questa giocata avrebbe potuto essere la classica ciliegina sulla torta a suggello di una stagione che stava per chiudersi con la conquista del tricolore e di una seconda parte di campionato in cui Douglas Costa era stato l’autentico MVP della Juventus. Scegliendo questa giocata, vorrei anche ricordare quanto il brasiliano sia stato decisivo l’anno scorso e mi auguro di ritrovare presto un giocatore che, complice l’infortunio di inizio stagione e i necessari cambiamenti portati dall’arrivo di Ronaldo, fatica a inserirsi nell’attacco della Juve 2018/19.

di Andrea Lapegna

Ho scelto quella che ha portato al gol liberatorio di Paulo Dybala contro il Tottenham come mia personale memoria del 2018 calcistico a tinte bianconere. 

Una partita complessa, in cui il Tottenham ha incredibilmente avuto il pallino del gioco per oltre un’ora ed ha a più riprese fatto vedere i sorci verdi a noi tifosi. Una partita risolta tatticamente da un doppio cambio magistrale di Allegri, e tecnicamente da una giocata favolosa di Higuaín.
L’argentino come al solito lotta con la linea difensiva avversaria, molto alta. Riesce a sgusciare via dalla morsa aggressiva di Davinson Sánchez. Se lo tira via, fuori posizione. Riceve da Chiellini un ottimo spunto, ma è solo. Finta di girarsi sulla propria sinistra, quello che farebbe sempre un destro naturale. Davinson Sánchez lo sa; Davinson Sánchez abbocca, e si porta dietro anche Moussa Dembélé. Sempre a testa bassa compie il movimento che aveva programmato, ed è lì che alza la testa, felice di aver riposto fiducia nella comprensione del compagno. Higuaín vede con sollievo che Dybala ha approfittato di quello spazio, di quel corridoio aperto verso i quarti, che Dier invece non ha saputo leggere in anticipo. Dybala corse verso la gloria, in due – interminabili – secondi. A me, più che il sinistro a incrociare della Joya che crivella Lloris, rimane negli occhi la giocata di Higuaín. Quei tocchi repentini, quella sensibilità cognitiva, hanno formato la gioia del tifoso. Questa reazione qui sotto dopo una partita estenuante, invece, ha riempito il cuore di tutti gli sportivi. Farewell, Gonzalo. 

di Luca Rossi

Rimango anche io sul match di ritorno contro il Tottenham. Quando è stato proposto di scrivere un pezzo sulle giocate da ricordare del 2018 la prima ad essermi venuta in mente istantaneamente è questa giocata difensiva: l’intervento in chiusura di Chiellini eseguito proprio in quel match. La Juventus, dopo una partita sofferta in cui è stata messa sotto nel gioco dai londinesi, riesce con un letale uno-due a portarsi sul 1-2 uscendo da un tunnel apparentemente senza uscita. Da quel momento in poi i bianconeri devono difendere il risultato mentre il Tottenham spinge con tutto l’arsenale a disposizione. E a un certo punto Chiellini compie l’intervento di cui sopra.

Questa chiusura da un lato è un concentrato del Chiellini difensore che abbiamo potuto ammirare in questi anni: senso della posizione, scelta del tempo e del modo giusto per intervenire, capacità di lettura dell’azione, potenza fisica. Dall’altro la sua reazione con Buffon, che sul momento ha condito di epicità la giocata, è la manifestazione del carattere della squadra, vero elemento fondante dei successi di questi anni.

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