23a Serie A, Juventus-Sassuolo 7-0

di Kareem Bianchi


Una Juventus nettamente superiore si libera agevolmente di un Sassuolo con una vittoria netta e rotonda. Per gli uomini d’Allegri, un’altra gara senza subire gol.


[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]”S[/mks_dropcap]arà importante prendere la partita per il verso giusto, perché veniamo da una bella gara a Bergamo e non ci devono essere cali di attenzione. Non possiamo permetterci di perdere punti”. Queste le parole del tecnico juventino alla vigilia della gara, e lo score di 7 a 0, che recita una vittoria debordante, è la riprova di un corretto approccio alla partita, come ci ha abituati negli anni la Juventus di Allegri.

Il suicidio del Sassuolo
Le intenzioni del tecnico ascolano erano di difendere di reparto, in base alla posizione del pallone e scivolando sul lato-palla. Durante la costruzione bianconera, i tre attaccanti del Sassuolo stringevano verso il centro per negare le ricezioni di Pjanić, dunque forzando il bosniaco ad abbassarsi sulla linea dei centrali e a far progredire la squadra mediante la Salida Lavolpiana; la difesa dell’ampiezza era invece compito delle mezzali, che si allargavano ogni qualvolta il terzino entrava in possesso.

Il 4-3- 3 del Sassuolo in fase di non possesso

Le posizioni piuttosto larghe delle mezzali, hanno però lasciato a Magnanelli troppo campo orizzontale da coprire, facilitando così le ricezioni alle spalle o ai lati del capitano del Sassuolo da parte dei giocatori juventini. Bernardeschi, specialmente, ha potuto ricevere sovente nell’ half-space destro, causando indecisioni nelle uscite alla retroguardia nero verde. Inoltre, per aggirare lo schieramento difensivo dei neroverdi con maggiore efficacia, e creare situazioni di superiorità numerica contro il terzino avversario (2v1) nei minuti iniziali le mezzali bianconere hanno abbassato il proprio raggio d’azione con l’intento di manipolare gli interni di centrocampo avversari, convogliandoli ad uscire in pressione e liberando così i terzini dalla marcatura.

La particolarità dello schieramento difensivo della compagine di Iachini, oltre alla linea difensiva piuttosto alta –probabilmente, il vero e proprio suicidio del Sassuolo – è stata però la scelta di non far ripiegare gli attaccanti una volta superata la prima linea di pressione, in modo da avere riferimenti offensivi costanti e poter verticalizzare immediatamente dopo aver riconquistato il pallone; questo ha quindi permesso alla Juventus di consolidare il possesso indisturbata e approfittare, mediante gli inserimenti dei centrocampisti, di una difesa alta statica e lenta nello scappare all’indietro.

Le posizioni medie del Sassuolo durante il possesso avversario. Da notare la linea difensiva particolarmente alta.

Gli ingressi di Marchisio per Matuidi, Sturaro per Khedira e Benatia per Rugani, a metà primo tempo e inizio
secondo tempo, non hanno mutato il registro tattico, se non nell’interpretazione dei ruoli, con Marchisio che ha aggiunto maggiore supporto e qualità tecnica in fase di costruzione, oltre ad un’ottima precisione nei lanci, specialità della casa (5 lanci su 5 riusciti).

Conclusione
Una condizione fisica decisamente ottimale, ha permesso alla Juventus di conseguire una vittoria debordante, rendendo le (rare) sortite del Sassuolo vane e palesando una differenza di caratura netta.  Continua così il percorso della Juventus in Serie A, aspettando un passo falso del Napoli, per agguantare la vetta della classifica…

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