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La scheda di Matteo Darmian


Da molte settimane si parla del possibile approdo di Darmian in bianconero. Cosa ne pensiamo? (spoiler: no good)


[mks_dropcap style=”square” size=”52″ bg_color=”#F2F2F2″ txt_color=”#000000″]M[/mks_dropcap]atteo Darmian nasce a Legnano il 2 Dicembre del 1989. È un prodotto della scuola Milan in cui inizia a giocare nel 2001 e dove compie tutta la trafila delle giovanili diventando leader e capitano della Primavera. Il suo esordio in prima squadra è datato 28 Novembre 2006, a quasi 17 anni, in coppa Italia contro il Brescia sostituendo il georgiano Kaladze. L’anno successivo, verso la fine della stagione 2006-2007, arriva anche l’esordio in Serie A nella partita persa per 2-3 dal Milan contro l’Udinese. Con la prima squadra del Milan totalizza alla fine della sua avventura rossonera 4 presenze. Nell’Estate 2009 viene girato in prestito al Padova, allora in Serie B, con la quale, costretto a saltare la prima parte di stagione per via di un infortunio, colleziona 22 presenze e un gol. Lo step successivo è, in comproprietà, il Palermo di Delio Rossi con il quale trova anche l’esordio in Europa League e raggiunge la finale di Coppa Italia totalizzando tra tutte le competizioni 16 presenze. La destinazione seguente, sempre vigente la compartecipazione tra Milan e Palermo, è Torino, sponda granata, in prestito. Corre l’anno 2011 e per il Toro, all’epoca nella serie cadetta, inizia la fruttifera era di Giampiero Ventura che conduce la squadra alla promozione diretta e a successive solide stagioni in Serie A il cui culmine è la qualificazione in Europa League grazie alla settima posizione conseguita nella stagione 2013-2014. Con la maglia granata Darmian trova la definitiva consacrazione, si rivela un perno essenziale per l’ex CT azzurro timbrando 151 apparizioni condite da 6 gol, l’ultimo contro la Juventus.

Sì, lo stop è largamente rivedibile ma ci torniamo dopo.

Nell’Estate 2015 arriva la chiamata di un top club: Louis Van Gaal, tecnico del Manchester United, nutre grande stima per il difensore granata e con un investimento di 18 milioni più bonus lo porta in Inghilterra. L’inizio della sua avventura è ottimo tanto da venire nominato come “giocatore del mese” di Agosto e la sua prima stagione è tutto sommato positiva mantenendo la titolarità della fascia destra. Con l’arrivo di Mourinho, che sulla destra gli preferisce Valencia, Darmian trova spazio solo a sinistra e nemmeno con troppa costanza tanto da accumulare nell’ultima stagione solo 8 presenze in Premier.

Per quanto concerne la nazionale Darmian, come suggerisce il suo ottimo percorso nelle giovanili del Milan, ha trovato spazio dall’under 17 in poi divenendo poi un giocatore fisso nella nazionale maggiore con la quale, dopo l’esordio di Maggio 2014, le presenze toccano quota 36.

Duttilità difensiva

Il pregio principale del difensore azzurro  è la versatilità che gli consente di ricoprire quasi ogni ruolo difensivo. Nel corso della sua carriera ha ricoperto principalmente il ruolo di terzino sia a destra sia a sinistra e, compatibilmente alle sue caratteristiche, pregi e difetti, può fornire un’interpretazione sia di spinta sia difensiva (da terzino bloccato, per intenderci). Non a caso è stato utilizzato anche come centrale di difesa in una cerniera a tre nonché come esterno a tutta fascia nel 3-5-2 , come accaduto per esempio agli ultimi europei sotto la guida di Antonio Conte. Sotto questo punto di vista, pertanto, Darmian può essere utilizzato come vero e proprio jolly difensivo.

Cenni fisici

Darmian possiede un’ottima statura (183 cm) per un peso di 70 kg. La conformazione fisica pertanto è quella di un giocatore non pesante che guadagna molto in termini di rapidità e velocità sul breve, ma che può soffrire lo scontro fisico con giocatori possenti. Non a caso è un giocatore che su calci piazzati rimane basso come ultimo uomo piuttosto che salire a colpire di testa. Ha un’ottima resistenza aerobica che gli consente di percorrere la fascia per 90 minuti senza pagare troppo in ossigeno.

Doti difensive

Da buon giocatore italiano la disciplina e la diligenza difensive sono tra i suoi punti di forza principali. Va apprezzato in primis l’ottimo senso della posizione e la sua intelligenza difensiva: è in grado di tenere con grande attenzione e concentrazione una lunga fase di difesa posizionale ed è molto attento e preciso nel seguire i movimenti dei giocatori che transitano nella sua zona di competenza

Lettura anticipata del movimento dell’attaccante. Diagonale precisa e pulita

La rapidità di gambe gli consente di essere efficace negli 1vs1 difensivi, in particolare sui primi passi mentre sul lungo può pagare qualcosa contro giocatori con delle gambe potenti ed esplosive. Ha un ottimo tempismo nell’esecuzione dei tackle e la sua coordinazione lo aiuta nel non compiere interventi troppo scomposti. È da apprezzare in particolare la capacità di arpionare il pallone in tackle come si evince dalla gif sottostante

Nonostante la statura e il senso della posizione può soffrire in marcatura un giocatore potente fisicamente e questa è la controindicazione principale a un suo impiego come centrale difensivo pure in una difesa a 3.

Proiezione offensiva e doti tecniche

Darmian paga il dazio maggiore rispetto ai migliori terzini in ambito europeo per quelle che sono le sue doti offensive. Se difensivamente può essere considerato un profilo affidabile, è offensivamente che i difetti emergono maggiormente. È un destro naturale in grado di utilizzare agevolmente anche il piede sinistro. La tecnica di base in suo possesso non è sopraffina (come lo stop nella gif del primo paragrafo evidenzia) ma comunque sufficiente che va unita alla buona coordinazione di cui dispone. Le sue qualità nel palleggio sono scolastiche il che non lo rende un profilo ottimale su cui appoggiarsi per l’uscita dal pressing poichè se messo sotto pressione può compiere degli errori, soprattutto a sinistra. Possiede un’ottima conduzione in corsa e, a campo aperto, può percorrere con buona velocità ampie porzioni di campo. I problemi sorgono con l’avversario di fronte: non ha spunto nell’1vs1 da un punto di vista tecnico e pertanto non è un giocatore in grado di creare superiorità numerica. Tale aspetto è testimoniato dal dato statistico di 0,3 dribbling tentati a partita nel corso dell’ultima stagione

Non tenta nemmeno l’1vs1 e cerca la giocata sicura. Situazione molto frequente che vedremo molto spesso

Inoltre, nonostante sia dotato di una buona velocità, non ha un fisico talmente dirompente da poter superare gli avversari in corsa, di slancio. Anche per quanto concerne i cross non possiede un piede così fine da sfornare con continuità cross tesi e ben calibrati (non ha le qualità di Alex Sandro o Cuadrado in questo fondamentale, per intenderci). Un punto a suo favore gioca invece la capacità di crossare con entrambi i piedi per cui non necessita in ogni situazione di andare sul piede forte con il rischio di perdere un tempo di gioco o di risultare prevedibile.

Anche se non in una situazione ideale a livello coordinativo e di posizione del pallone se la cava col sinistro

Nella Juventus

Darmian alla Juventus può aggiungere ben poco per caratteristiche e valore assoluto poiché si tratta di un giocatore con fondamentali e doti fisiche discrete e sufficienti ma che non eccelle in nulla, nello specifico offensivamente. Vista anche l’età è impensabile immaginare dei miglioramenti significativi in futuro. Il numero 36 dei Red Devils verrà molto probabilmente utilizzato come terzino, a destra o a sinistra a seconda delle esigenze, e potrebbe essere un profilo gradito da Allegri soprattutto nei match in cui il tecnico livornese preferirà avere da un lato un terzino bloccato che abbia senso della posizione e capacità di copertura. Per caratteristiche può svolgere il ruolo che ha svolto Asamoah negli ultimi match della stagione ossia terzino bloccato e terzo centrale sinistro di difesa in fase di possesso. L’italiano rispetto al ghanese è però, a opinione di chi sta scrivendo, un significativo downgrade soprattutto relativamente alla qualità di palleggio, essenziale in uscita. Alternativamente, ma solo in caso di emergenza, potrebbe essere utilizzato in una difesa a 3 pura (quindi anche in non possesso) ma sotto questo aspetto può presentare dei rischi per le non eccelse abilità in marcatura secca di un attaccante fisicamente ben messo.

In sintesi Darmian è un acquisto che legittimamente non entusiasma i tifosi poiché per quanto visto non si profila come un giocatore da Juventus ma il suo acquisto va probabilmente inserito nell’ottica di avere un giocatore versatile, italiano che conosce già la serie A. Un “usato sicuro”, in parole povere, per il nostro campionato che nelle gerarchie rimarrebbe dietro ad Alex Sandro. È possibile ovviamente che il sistema ben oliato della  Juventus lo porti a esprimersi a livelli più alti di quanto visto in Inghilterra come è un po’accaduto per De Sciglio che anche in Champions League ha offerto prestazioni molto solide, nei limiti dei suoi pregi e difetti.


GIUDIZIO DELL’AUTORE SULLE ABILITA’ ATTUALI
(caratteristiche)

5


REDAZIONOMETRO
(quanto la redazione vorrebbe lo acquistassimo tenendo in considerazione costi, necessità della rosa e potenzialità del giocatore)


Francesco Federico Pagani
50%

Luca Rossi
20%

Andrea Lapegna
10%

Enrico Ferrari
10%

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Classe 1996, di Novara, aspirante magistrato, allenatore alle prime armi, appassionato (anche) di tennis e tifoso juventino fin da piccolo.

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